top of page
Cerca

avventure sui treni: scusate c'è un medico?

  • Immagine del redattore: irenesantamaria88
    irenesantamaria88
  • 14 mar 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Treno delle 22 e 18 da centrale a Novara, praticamente vuoto. Io decido di andare a sedermi proprio di fronte a una bella ragazza con le treccine e il pancione; poco dopo arriva il controllore e lei non ha il biglietto quindi viene multata... e vedo che comincia a respirare un po' troppo velocemente e che sul viso le si dipingono delle smorfie strane. Nella mia malignità penso finga per non pagare la multa, come quando io mi facevo venire mal di testa per non essere interrogata di greco. Invece il controllore si allontana e lei continua a star male, finchè non mi chiede di far fermare il treno (eravamo appena partiti da centrale) e chiamare un'ambulanza.

Il mio primo pensiero è: cazzo la mia giornata di lavoro non è ancora finita, il secondo è uccidere quello che mi sta di fianco che se n'è fregato del mondo fino a un secondo fa e ora si alza agitato e comincia a gridare:"scusate?!c'è un medico?". Io cerco di zittirlo e mi avvicino alla ragazza per contare ogni quanto ha le contrazioni: 7 minuti. Va bene, Allora cerco di renderla rilassata per non patire troppo male e riuscire ad arrivare sane e salve a Novara (anche lei scende lì, ovviamente!)... chiedo quale sia un bel posto che le piace e lei mi racconta di casa sua, nel corno d'Africa, allora la invito a chiudere gli occhi e cerco di descriverglielo, mettendoci dentro qualche immagine dell'Africa che ho vissuto e conosciuto io.

Quando registro una frequenza inferiore di smorfie sposto la sua attenzione al corpo e cerco di richiamare tutte le mie scarsissime nozioni di ginecologia, per permetterle di visualizzare proprio i singoli muscoli e di distenderli. Nel frattempo intorno si è creato un crocchio di gente, capotreno e poliziotti compresi, attirata dal pirla che gridava al lupo al lupo e li sento molto sollevati dalla fortuita circostanza che proprio quella di fronte alla paziente fosse un medico; così mi giro un attimo verso il pubblico e dò la ferale notizia che io non sono un medico. PANICO. Panico così rumoroso che la poveretta riapre gli occhi e non può credere che io non sia dottore: " beh ma comunque mi fido, lei è brava, sono sicura che se si rompono le acque adesso lei sa cosa fare" Oooooooooooooh!! Lo sanno tutti che a psicologia almeno per un anno si studia ostetricia!...questo a lei non lo dico, però adesso quella in panico sono io. E il panico diventa angoscia esistenziale quando le si rompono le acque scendendo dal treno! Il marito non c'è ad aspettarla però abbiamo l'ambulanza; mi rifiuto di andare con lei in sala parto ma le lascio il mio numero. Così al mattino quando mi sveglio trova la foto di un ranocchietto bagnato e con troppi capelli di nome Iniko e lei che mi ringrazia di questo parto avvenuto senza molto dolore rispetto ai precedenti due perchè lei è riuscita a concentrarsi abbastanza su quel bel paesaggio di casa sua.

Grandi soddisfazioni per un non-medico come me!!


 
 
 
Post in evidenza
Riprova tra un po'
Quando verranno pubblicati i post, li vedrai qui.
Post recenti
Archivio
Cerca per tag
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page