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il non dato non è tolto

  • Immagine del redattore: irenesantamaria88
    irenesantamaria88
  • 14 mar 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Il non dato non è tolto

sembra un contro senso ma non lo è. Esempio pratico: se io per due anni dò da mangiare al pesciolino rosso tre volte al giorno e poi di colpo passo ad una alla settimana, quello muore. Gli ho tolto qualcosa che mi prima gli davo. Invece se il mio fidanzato mi chiama ogni dieci giorni e non dice mai ti amo, noi ci lamentiamo, giustamente. Però il non dato non è tolto. Non ci sta togliendo qualcosa, perchè non ce l'ha mai dato; semplicemente non lo riceviamo e possono esserci un milione di motivi di cui il principale è che la controparte non ha le nostre stesse esigenze. Eppure noi desideriamo lo stesso. Noi, però. Solo noi.

Allora voi direte: va beh e il bisogno di affetto? e le rassicurazioni? e le dimostrazioni? Richieste sacrosante. Richieste, però. Cioè esigenze di quello che le chiede, non di chi le dovrebbe dare. Quest'ultimo ha due scelte: assecondare o meno la richiesta.

Attenzione però: se ricadete nella prima ipotesi potreste sembrare fortunati ma (nella vita ci sono sempre dei ma)quello che viene incontro lo fa per farvi un piacere, non è una necessità spontanea sua. quindi presto o tardi mancherà...magari non per cattiveria, ma mancherà. Perchè non gli viene nemmeno in mente, perchè è così lontana dal suo funzionamento che gli costa un grande sforzo e si sa che noi uomini tendiamo al risparmio energetico.

Quindi care fidanzate, mogli e donne di tutto il pianeta, perchè sono soprattutto le donne ad avanzare richieste, se lui non telefona, se lui non regala fiori, se lui non dice ti amo, se lui lava solo il suo piatto, se lui dimentica l'anniversario, se lui non vuole sposarsi, se lui non vuole essere fedele, se lui, se lui, se lui...

Voi dovete chiedervi: ma io amo quest'essere stronzo che non fa un tubo di quello che vorrei oppure amo l'idea di sposarmi e far figli, la rosa quando torno a casa, la possibilità di sentirmi dire "ti amo"?

Non c'è nulla di male nell'amare l'idea: abbiamo tutto il diritto all'affetto, al rispetto, al festeggiare gli anniversari e ad ingrassare tranquille perchè partoriremo tre gemelli. e non c'è una regola che impone di preferire l'uomo fisico all'idea. da qualche parte esiste l'incarnazione dei vostri desideri...non di tutti perchè sarebbe impossibile.

E soprattutto dovete chiedervi: io sto dando? Cosa sto dando? Perchè troppe volte diamo ciò che vorremmo avere, probabilmente per via del "fai agli altri quel che vuoi che sia fatto a te"...ma alla controparte interessa davvero? Probabilmente no. Le sue esigenze sono altre e noi nemmeno ce le immaginiamo. Chiedere e parlare e poi provare a comportarsi come l'altro vorrebbe, per capire che realizzare desideri non è così semplice.

Quindi scegliete con cura sia i desideri che la gente a cui li affidate: è il desiderio irrealizzato che rende infelici, non la persona che avete a fianco.


 
 
 

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